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Forlì, 16/04/2025

COMUNICATO STAMPA

Continua lo sciopero dei lavoratori della Giuliani Arredamenti

Anche oggi decine di lavoratori si sono presentati davanti ai cancelli dell’azienda, per continuare la protesta nei confronti dell’azienda, che al momento non è disponibile ad accogliere le richieste di stabilizzazione e di corretta applicazione contrattuale.

Durante l’assemblea di questa mattina, è stata riportato l’esito del tavolo di trattativa con l’Azienda Giuliani, supportata dalla CNA.

Dopo un lungo e a tratti acceso dibattito, l’azienda ha totalmente escluso la possibilità di una diversa applicazione contrattuale, in quanto si ritiene azienda artigiana secondo la normativa vigente, nonostante ieri abbiano dichiarato di avere fino a 150 dipendenti in somministrazione.

Per quanto riguarda invece la richiesta di uscire da un percorso di precariato, che ricordiamo per alcuni lavoratori va avanti da 13 anni, l’azienda ha proposto una stabilizzazione di circa una ventina di dipendenti (per non sforare il limite dei 32 dipendenti per cui è applicabile l’artigianato). Questi dipendenti stabilizzati sarebbero scelti dall’azienda senza alcun criterio condiviso, mentre per il resto dei lavoratori si prospetterebbe una continuazione del rapporto di lavoro tramite agenzie di somministrazione. Anche in questo caso non è stata fornito un numero concreto.

Come organizzazioni sindacali abbiamo riportato l’esito dell’incontro all’assemblea, la quale all’unanimità ha votato a favore di continuare con la mobilitazione, in quanto si è ritenuto che le richieste dei lavoratori non sono state minimamente prese in considerazione e che la proposta fatta dall’azienda fosse al limite del provocatorio.

Chiediamo quindi un pronto intervento da parte della Prefettura, affinché convochi le parti a un tavolo istituzionale. L’intervento è reso ancor più urgente per il semplice fatto che stiamo parlando di lavoratori con contratti in scadenza, quindi maggiormente ricattabili.

Ringraziamo le diverse realtà cittadine che fino ad ora ci hanno portato la loro solidarietà, in particolar modo Marta Mazzoli, delegata di un’importante azienda del territorio che applica contratto dell’industria del legno con più di 100 dipendenti. Attualmente stanno attraversando un momento di difficoltà dovuta anche a fenomeni come quello che vediamo in Giuliani: perché la differenza di prezzo per stare sul mercato non dipende dalla qualità del prodotto o dalla struttura dell’azienda, ma dipende unicamente da quanto si riesce a risparmiare sulla forza lavoro e sulla totale flessibilità.

Per questo crediamo che sia importante che anche le aziende sane del nostro territorio, che applicano i contratti e garantiscono condizioni e retribuzioni degne, diano un segnale forte in questa vicenda, in primis alle loro associazioni di categoria, come ad esempio CNA.

NIdiL e FILLEA CGIL