Oggi, 3 febbraio, sciopero indetto da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil per la vertenza Assocontact: se le aziende applicheranno il contratto siglato da Assocontact e Cisal i lavoratori e le lavoratrici del settore vedranno un netto peggioramento delle condizioni salariali e una riduzione delle tutele.
Al call center di Forlì quasi 100% di adesione allo sciopero e presidio davanti alla sede INGO di via Schiaparelli.
Dopo anni di battaglie per stabilizzare i lavoratori e le lavoratrici che si occupano di servizi telefonici ai clienti di aziende pubbliche e private ora ci troviamo davanti a questa arretramento dei diritti, si tratta di un dumping salariale che gioca al ribasso con la dignità delle persone che lavorano.
I dipendenti INGO che hanno aderito oggi allo sciopero sperano che le ragioni della loro battaglia arrivino all’opinione pubblica alle aziende committenti, fino alle istituzioni. Anni fa il sindaco si era pronunciato positivamente sui progetti del call center annunciando attenzione per il futuro di questi lavoratori, ora è tempo di agire concretamente per salvare i salari di chi lavora in INGO: al Comune di Forlì chiediamo l’apertura di un tavolo di crisi per parlare dell’uscita di Assocontact da Confindustria e le conseguenze concrete che l’applicazione di questo nuovo contratto porta nella vita delle persone.
La deregolamentazione del settore per volere di sigle come Cisal, non maggiormente rappresentative, è un problema: se verrà applicato il contratto nazionale di Assocontact anche i 120 dipendenti della sede INGO di Forlì vedranno un netto peggioramento delle condizioni salariali e lavorative, la stessa ingiustizia colpirà i dipendenti delle altre sedi INGO e tutto il settore dei servizi telefonici ai clienti di aziende pubbliche e private in Italia peggiorando le condizioni di lavoro di circa 134.000 dipendenti su tutto il territorio nazionale.
Forlì, 3 febbraio 2025
SLC CGIL FISTEL CISL e UILCOM UIL territorio forlivese
Romano Cioccotorto – Giacomo Andriano – Davide Mori